domenica, Dicembre 8, 2024
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Domenica della Parola

Video introduttivo del nostro parroco sulla Domenica della Parola

Video per i bambini e i ragazzi con la parabola del seminatore e il relativo commento

MOMENTO DI PREGHIERA IN FAMIGLIA (qui in formato PDF)

Durante la Domenica della Parola di Dio, tutta la famiglia si raduna attorno alla tavola principale della propria casa, dove viene collocata la Bibbia, un lume, il crocifisso e un’immagine di Maria.
Un più piccolo della famiglia, accende il lume e dice: La luce di Cristo
Tutti rispondono: Rendiamo grazie a Dio.
Un’altra persona (si può dividere il testo anche in più persone) recita la seguente preghiera:
Vieni, o Spirito Santo, dentro di me, nel mio cuore e nella mia intelligenza.
Accordami la tua intelligenza, perché io possa conoscere il Padre nel meditare la Parola del Vangelo.
Accordami il tuo amore, perché anche quest’oggi, esortato dalla tua parola, ti cerchi nei fatti e nelle persone che ho incontrato.
Accordami la tua sapienza, perché io sappia rivivere e giudicare, alla luce della tua parola, quello che oggi ho vissuto.
Accordami la perseveranza, perché io con pazienza penetri il messaggio di Dio nel Vangelo. (San Tommaso d’Aquino)
Tutti rispondono: Amen
Un membro della famiglia prende la Bibbia, la apre e inizia a leggere il brano di Matteo 13,1-9. “La parabola del Seminatore”
1 Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. 2 Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. 3 Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. 6 Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. 7 Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. 9 Chi ha orecchi intenda».
Tutti i membri della famiglia baciano il Libro della Sacra scrittura.

Poi una persona legge il seguente commento:

Gesù racconta a una grande folla la parabola – che tutti conosciamo bene – del seminatore, che getta la semente su quattro tipi diversi di terreno. La Parola di Dio, simboleggiata dai semi, non è una Parola astratta, ma è Cristo stesso, il Verbo del Padre che si è incarnato nel grembo di Maria. Pertanto, accogliere la Parola di Dio vuol dire accogliere la persona di Cristo, lo stesso Cristo. Ci sono diversi modi di ricevere la Parola di Dio. Possiamo farlo come una strada, dove subito vengono gli uccelli e mangiano i semi. Questa sarebbe la distrazione, un grande pericolo del nostro tempo. Assillati da tante chiacchiere, da tante ideologie, dalle continue possibilità di distrarsi dentro e fuori di casa, si può perdere il gusto del silenzio, del raccoglimento, del dialogo con il Signore, tanto da rischiare di perdere la fede, di non accogliere la Parola di Dio. Stiamo vedendo tutto, distratti da tutto, dalle cose mondane. Un’altra possibilità: possiamo accogliere la Parola di Dio come un terreno sassoso, con poca terra. Lì il seme germoglia presto, ma presto pure si secca, perché non riesce a mettere radici in profondità. È l’immagine di quelli che accolgono la Parola di Dio con l’entusiasmo momentaneo che però rimane superficiale, non assimila la Parola di Dio. E così, davanti alla prima difficoltà, pensiamo a una sofferenza, a un turbamento della vita, quella fede ancora debole si dissolve, come si secca il seme che cade in mezzo alle pietre. Possiamo, ancora – una terza possibilità di cui Gesù parla nella parabola – accogliere la Parola di Dio come un terreno dove crescono cespugli spinosi. E le spine sono l’inganno della ricchezza, del successo, delle preoccupazioni mondane… Lì la Parola cresce un po’, ma rimane soffocata, non è forte, muore o non porta frutto. Infine – la quarta possibilità – possiamo accoglierla come il terreno buono. Qui, e soltanto qui il seme attecchisce e porta frutto. La semente caduta su questo terreno fertile rappresenta coloro che ascoltano la Parola, la accolgono, la custodiscono nel cuore e la mettono in pratica nella vita di ogni giorno. Questa del seminatore è un po’ la “madre” di tutte le parabole, perché parla dell’ascolto della Parola. Ci ricorda che essa è un seme fecondo ed efficace; e Dio lo sparge dappertutto con generosità, senza badare a sprechi. Così è il cuore di Dio! Ognuno di noi è un terreno su cui cade il seme della Parola, nessuno è escluso. La Parola è data a ognuno di noi. Possiamo chiederci: io, che tipo di terreno sono? Assomiglio alla strada, alla terra sassosa, al roveto? Se vogliamo, con la grazia di Dio possiamo diventare terreno buono, dissodato e coltivato con cura, per far maturare il seme della Parola. Esso è già presente nel nostro cuore, ma il farlo fruttificare dipende da noi, dipende dall’accoglienza che riserviamo a questo seme. Spesso si è distratti da troppi interessi, da troppi richiami, ed è difficile distinguere, fra tante voci e tante parole, quella del Signore, l’unica che rende liberi. Per questo è importante abituarsi ad ascoltare la Parola di Dio, a leggerla. E torno, una volta in più, su quel consiglio: portate sempre con voi un piccolo Vangelo, un’edizione tascabile del Vangelo, in tasca, in borsa… E così, leggete ogni giorno un pezzetto, perché siate abituati a leggere la Parola di Dio, e capire bene qual è il seme che Dio ti offre, e pensare con quale terra io lo ricevo. La Vergine Maria, modello perfetto di terra buona e fertile, ci aiuti, con la sua preghiera, a diventare terreno disponibile senza spine né sassi, affinché possiamo portare buoni frutti per noi e per i nostri fratelli.

Papa Francesco, Angelus 12 luglio 2020

Segue un momento di silenzio, di meditazione e di preghiera. Provate ciascuno a rispondere: Io in questo momento, in questa mia situazione, quale terreno sono? La Parola di Dio su quale dei quattro terreni cade?

Tutti insieme si recita la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro….

Ora il capo famiglia, prende la Bibbia e traccia il segno della croce, benedicendo con la Sacra Scrittura tutta la famiglia.
Si spegne il lume, dicendo: Resta con noi, Signore, adesso e per tutti i secoli dei secoli.

Amen